Il cinema piange Jean-Paul Belmondo.
Boxe, calcio, tennis: quanto sport tra le sue passioni
L’attore, leggenda del cinema francese e mondiale, si è spento a 88 anni nella sua casa di Parigi.
Fu tra i fondatori del Paris-Saint Germain
Il mondo del cinema piange Jean-Paul Belmondo, morto nella sua casa di Parigi a 88 anni. L’annuncio è stato dato dal suo avvocato, Michel Godest, che ha rivelato che “Era molto affaticato da qualche tempo,. Si è spento serenamente”.
LEGGENDA — Belmondo è una leggenda del cinema francese e mondiale. Ha girato in una carriera lunghissima oltre 80 film, con ruoli indimenticabili come quello in “A bout de souffle” (Fino all’ultimo respiro) di Jean-Luc Godard o in “Le Guignolo” (Il piccione di Piazza San Marco) di Georges Lautner.
LO SPORT — Tra le passioni di Belmondo, lo sport era sicuramente al primo posto. Pugile da ragazzo, ispirato da Marcel Cerdan, francese campione del mondo dei medi tra il 1948 e il 1949 (“Per me è il migliore di tutti i tempi”), Belmondo è salito sul ring per 15 incontri, smettendo poi con la nobile arte perché “non mi piaceva troppo prendere colpi perché faceva male”, come ha confidato qualche anno fa in un’intervista a Le Parisien sulle sue passioni sportive.
LUI E IL PSG — Belmondo era appassionato anche di calcio, con esperienze da portiere in gioventù e un ruolo nella fondazione del Psg al fianco Daniel Hechter e Francis Borelli (“Ho messo soldi per far cominciare la squadra, ma non sono rimasto a lungo” disse). E proprio i parigini lo hanno ricordato attraverso i propri social citando quel contributo fondamentale alla rinascita del club e le sue tante presenze in tribuna.
AL ROLAND GARROS — Dopo essere esploso come attore, aveva comunque mantenuto un alto interesse per lo sport, includendo anche ciclismo e tennis, tanto da diventare il primo vip a farsi vedere al Roland Garros. “Ma lo facevo perché mi piacevano le ragazze” raccontava scherzando, pur essendo stato un ottimo giocatore.
Gasport
Fonte:
Gazzetta dello Sport