00 30/03/2024 09:22
“Il patriarca Kirill che ha presieduto il “Concilio mondiale del popolo russo” ha detto che da un punto di vista «spirituale e morale, l’operazione militare speciale – si legge nel documento conclusivo. è una guerra santa». L’atto conciliare è titolato “Presente e futuro del mondo russo”, ed è stato approvato il 27 marzo nella Sala dei Sinodi ecclesiastici della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. A pochi giorni dall’attentato rivendicato dall’Isis-K, gli ecclesiastici ortodossi sostengono che il popolo russo «difende armi in pugno la propria vita, la libertà, la statualità, l’identità civile, religiosa, nazionale e culturale, nonché il diritto di vivere sulla propria terra entro i confini dello Stato russo unito». E per «Stato russo unito» si intende anche l’Ucraina: «Dopo il completamento dell’Operazione militare speciale, tutto il territorio dell’Ucraina contemporanea dovrà entrare in una zona di influenza esclusiva della Russia». Lo scopo, sempre sottinteso e mai ufficialmente dichiarato neanche dal Cremlino, adesso è espresso senza sotterfugi lessicali: «La possibilità di esistenza su questo territorio di un regime politico ostile alla Russia e al suo popolo, così come di un regime politico governato da un centro esterno ostile alla Russia, deve essere completamente esclusa». Kiev dunque deve «entrare in una zona di influenza esclusiva della Russia», ma non gli è permesso da Mosca di avvicinarsi all’Unione Europea e meno che mai alla Nato.”
(Avvenire)

Beh, se qualcuno avesse ancora dei dubbi su quali fossero e sono i propositi russi al riguardo dell’Ucraina, mi sembra che Kirill è stato adamantino 😉.

Poi, vedete voi 🍀.