00 24/04/2023 10:08
Re:
Gino Daniele, 24/04/2023 08:37:

questa è simbolica, i politichi che si mangiano l'italia!!!!!




Io sono un boomer (come amano definirmi i giovani), quindi penso di essere qualificato per parlarvi della grande pigliata per il culo denominata: "Boom economico".

Non sto qui a scrivere un libro di storia moderna/contemporanea, vi faccio un riassunto brevissimo di come sono andate le cose.

Nel dopoguerra l'Italia è diventata una colonia americana, i nostri "alleati", "liberatori" e via dicendo hanno piazzato un casino di basi militari nel nostro Belpaese e hanno preso le redini della politica, della cultura e dell'economia.

Gli italiani erano felici perché c'era lavoro in abbondanza nei settori dell'edilizia, dell'industria, dell'agricoltura, del commercio, del turismo e del pubblico impiego, solitamente nelle famiglie lavoravano tutti e potevano permettersi di pagare le rate dell'utilitaria così come quelle del frigorifero e del televisore.
Nel frattempo che al popolo venivano elargite queste briciole, le lobby degli imprenditori, dei politici e dei mafiosi accumulavano miliardi nelle casse dei loro imperi finanziari e di potere.

Parallelamente al boom economico ci fu anche un notevole boom demografico e noi boomer (io sono del 59) altro non siamo che gli italiani nati in quell'epoca "felice" di grandi speranze in cui però imperversavano la corruzione e la delinquenza.
Gli americani ci hanno americanizzati facendoci il lavaggio del cervello con i film, con i fumetti, con le pubblicità, con l'informazione di parte e con tutte quelle menate che ce li dipingevano come eroi, come massima espressione della libertà e della giustizia.
Ricordo che da ragazzo vedevo gli yankees dappertutto e che alla nostra generazione sembrava una cosa normale, non li percepivamo come occupanti!

Come sono andate a finire le cose?
Gli americani e le loro testate nucleari sono rimasti, la mafia è rimasta, l'inquinamento del territorio è rimasto...ma il lavoro non c'è più e con esso è scomparso anche quel benessere a cui l'Italia sembrava destinata.