La domanda delle domande: credete in Dio?

Io sono innanzitutto agnostico perché l'Assoluto possiamo immaginarlo ma non dimostrarlo e l’immaginazione non è una prova. Un testo sacro (in quanto ci sono persone che in esso vedono la divinità e ce ne più d'uno per ogni religione) è solo uno scritto in cui possono esserci verità totali, parziali o nessuna e le eventuali verità modificate dalla visione di chi scrive o da chi ha ricopiato il testo. C'è una fede per tradizione ovvero derivata dal luogo di nascita e una fede che nasce da una necessità interiore o per la paura del nulla. Il fatto che in un testo si parli di eventi "miracolosi" non da in automatico valore di verità a questi eventi e anche i "miracoli" documentati potrebbero avere spiegazioni scientifiche che ancora non conosciamo.

Io personalmente in alcune occasione ho avvertito una presenza a cui, istintivamente ho dato origini "divine" ed anche per questo credo ed essendo nato in Italia faccio riferimento alla religione Cristiana che in se rispecchia anche l'evoluzione del mio pensiero più ideale che, anche se imperfettamente, cerco di condurre nella mia vita. Ma ciò non toglie che questa mia esperienza possa essere solo frutto di sensazioni che non hanno nulla a che fare con Dio. Invidio chi crede per fede ma, nel contempo, sono convinto che sia più logico credere per ragione altrimenti chi ha provocato la nostra esistenza (se ciò è stato) non ci avrebbe donato il pensiero. Tutte le religioni hanno fedeli per cui o tutte sono vere al 100% e valide o qualcuna, se non tutte, è in errore parziale o totale. Io credo per ragione ovvero credo che un essere costituito di energia pensante abbia interagito con l'universo dando l'avvio al Bing Bang che aveva in se, il Bing Bang, tutto quello che è poi seguito. Nel contempo dubito di quel che credo ma lo scelgo in quanto questa scelta da un senso maggiore alla vita. Ma non me la sento di delegare a nessun "dotto" che parla in nome di Dio in quanto in nome suo i "dotti", in quasi tutte le religioni, hanno compiuto e compiono le peggiori cose continuando (per esempio), anche oggi, a perseguire il concetto della superiorità dei maschi sulle femmine ... proprio di una religione che fa graduatorie fra i viventi stimolando la mancanza di rispetto verso chi è diverso da noi. Ovvero i Dotti vanno ascoltati ma poi nostro è il compito di rielaborare, in chiave critica. il loro messaggio.
Della verginità di Maria, su cui sono stati versati fiumi d’inchiostro, non mi interessa nulla in quanto irrilevante (non cambia assolutamente nulla) su tutto il resto ... va solo a vantaggio dei “dotti” che hanno bisogno di stupire con misteri e dogmi non volendo invece andare a fondo sulla sostanza reale. Costringere a credere nei misteri e dogmi è solo un atto di forza in quanto chi si assoggetta a credere in essi diventa più malleabile e sottomesso sul resto.

Hai le mie stesse opinioni sul clero...è per questo che anche io, pur essendo credente, non m'inquadro in alcun movimento religioso!