Potrebbe essere la volta di "Ronaldinho" o della "bomba Lecciso". Parliamo di "botti" illegali, a cui i fabbricanti, per rendere più attraente il nome e per stuzzicare la curiosità degli acquirenti, ogni anno inventano appellativi nuovi, basandosi sui nomi di moda al momento. Ciò che non cambia è la pericolosità di questi ordigni, la cui vendita e l’acquisto sono assolutamente vietati. Sul mercato ci ritroveremo tra pochi giorni anche "Sfere", "Candele romane", "Venti di guerra", "Rambo", "Vulcano", e batterie multiple che arrivano fino a 300 pezzi. E ancora "Apocalisse", "Tuono di mezzanotte", "Gran finale", "Razzo Lucifero". Resistono il "pallone di Maradona" e la "bomba kamikaze". Vecchi e nuovi botti perché la voglia di fare festa contagia, specie per fine anno, molti italiani che hanno una vera e propria passione per i fuochi d'artificio, non sempre innocui, spesso pericolosissimi.
Dal punto di vista statistico i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni sono i più colpiti dalle esplosioni e gli organi più interessati sono mani e occhi. Spesso sono proprio loro, i più giovani che credono di mostrare il loro coraggio usando i fuochi in modo spavaldo, a meravigliarsi dei danni che possono provocare giochi pirotecnici apparentemente innocui.
Anche se può sembrare strano, molti incidenti avvengono il "giorno dopo" a causa dei botti inesplosi che si trovano per strada, in un giardino o dietro una macchina.
Quindi, ragazzi, anche in questi giorni di festa ricordatevi sempre che...
La vita non è un videogame!