AWARD & OSCAR FFZ - Te la do io la Merica! - BLOGORUM - Since 2004

Pablo Neruda

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    00 14/07/2008 00:31


    SAPRAI CHE NON T'AMO

    Saprai che non t'amo e che t'amo
    perché la vita è in due maniere,
    la parola è un'ala del silenzio,
    il fuoco ha una metà di freddo.

    Io t'amo per cominciare ad amarti,
    per ricominciare l'infinito,
    per non cessare d'amarti mai:
    per questo non t'amo ancora.
    T'amo e non t'amo come se avessi
    nelle mie mani le chiavi della gioia
    e un incerto destino sventurato.

    Il mio amore ha due vite per amarti.
    Per questo t'amo quando non t'amo
    e per questo t'amo quando t'amo.


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    [Modificato da ilpoeta59 25/07/2008 11:43]





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    Amo Pablo Neruda!!! [SM=x1569326]





    LE PAROLE CHE DICO NON SI AMANO SE DEVI AMARE DEVI AMARE ME!

    "forse è inutile parlare, contro i muri non servono le parole meglio le picozze!!!"




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    00 14/07/2008 00:45


    Questa volta lasciami

    essere felice,

    non è successo nulla a nessuno

    non sono in nessun luogo,

    semplicemente

    sono felice

    nei quattro angoli

    del cuore, camminando,

    dormendo o scrivendo.

    Che posso farci, sono

    felice,

    sono più innumerabile

    dell'erba

    nelle praterie,

    sento la pelle come un albero rugoso,

    di sotto l'acqua,

    sopra gli uccelli,

    il mare come un anello

    intorno a me,

    fatta di pane e pietra la terra

    l'aria canta come una chitarra.






    LE PAROLE CHE DICO NON SI AMANO SE DEVI AMARE DEVI AMARE ME!

    "forse è inutile parlare, contro i muri non servono le parole meglio le picozze!!!"




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    00 15/07/2008 22:41
    Qui io ti amo.
    Tra i pini scuri si srotola il vento.
    Brilla fosforescente la luna su acque erranti.
    Passano giorni uguali, inseguendosi l'un l'altro.

    Si dirada la nebbia in figure danzanti.
    Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
    A volte una vela. Alte, alte stelle.

    O la croce nera di una nave. Solo.
    A volte mi alzo all'alba e persino la mia anima è umida.
    Suona, risuona il mare lontano.
    Questo è un porto.
    Qui io ti amo.

    Qui io ti amo e invano l'orizzonte ti occulta.
    Ti sto amando anche in mezzo a queste cose fredde.
    A volte vanno i miei baci su quelle navi gravi,
    che corrono sul mare dove non arriveranno.
    Mi vedo già dimenticato come quelle vecchie ancore.

    Sono più tristi le banchine quando ormeggia la sera.
    Si stanca la mia vita inutilmente affamata.
    Amo quel che non ho. Tu sei così distante.
    La mia noia lotta con lenti crepuscoli.
    Ma poi giunge la notte e inizia a cantarmi.
    La luna proietta la sua pellicola di sogno.

    Mi guardano con i tuoi occhi le stelle più grandi.
    E poichè io ti amo, i pini nel vento
    vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie metalliche.





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    00 17/07/2008 16:03
    IL TUO SORRISO

    Toglimi il pane, se vuoi,
    toglimi l' aria, ma
    non togliermi il tuo sorriso.

    Non togliermi la rosa,
    la lancia che sgrani,
    l'acqua che d' improvviso
    scoppia nella tua gioia,
    la repentina onda
    d'argento che ti nasce.

    Dura è la mia lotta e torno
    con gli occhi stanchi,
    a volte, d' aver visto
    la terra che non cambia,
    ma entrando il tuo sorriso
    sale al cielo cercandomi
    ed apre per me tutte
    le porte della vita.

    Amore mio, nell' ora
    più oscura sgrana
    il tuo sorriso, e se d' improvviso
    vedi che il mio sangue macchina
    le pietre della strada,
    ridi, perché il tuo riso
    sarà per le mie mani
    come una spada fresca.

    Vicino al mare, d'autunno,
    il tuo riso deve innalzare
    la sua cascata di spuma,
    e in primavera, amore,
    voglio il tuo riso come
    il fiore che attendevo,
    il fiore azzurro, la rosa
    della mia patria sonora.

    Riditela della notte,
    del giorno, delle strade
    contorte dell'isola,
    riditela di questo rozzo
    ragazzo che ti ama,
    ma quando apro gli occhi
    e quando li richiudo,
    quando i miei passi vanno,
    quando tornano i miei passi,
    negami il pane, l'aria,
    la luce, la primavera,
    ma il tuo sorriso mai,
    perché io ne morrei.

    Pablo Neruda





    LE PAROLE CHE DICO NON SI AMANO SE DEVI AMARE DEVI AMARE ME!

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    00 25/07/2008 11:46
    Forse non tutti sanno che:

    Pablo Neruda è lo pseudonimo che Neftalì Ricardo Reyes scelse in onore del poeta cecoslovacco Jan Neruda (1834-1891), cantore della povera gente!






  • uomofalco908
    00 23/10/2008 17:46
    Poeta59 sei poeta davvero allora...
    Ne capisci di poesia... abbiamo dei gusti simili a quel che vedo...
    Mi piacerebbe confrontarmi con te...
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    00 23/10/2008 20:08

    Poeta59 sei poeta davvero allora...
    Ne capisci di poesia... abbiamo dei gusti simili a quel che vedo...
    Mi piacerebbe confrontarmi con te...



    Mi fa piacere! [SM=x1583472]





  • Frida07
    00 29/12/2008 15:26
    Ammo questo poeta

    Sete di te m'incalza

    Sete di te m'incalza nelle notti affamate.
    Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
    Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa.
    Sete di metallo ardente, sete di radici avide.
    Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano
    in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora.


    Sei piena di tutte le ombre che mi spiano.
    Mi segui come gli astri seguono la notte.
    Mia madre mi partorì pieno di domande sottili.
    Tu a tutte rispondi. Sei piena di voci.
    Ancora bianca che cadi sul mare che attraversiamo.
    Solco per il torbido seme del mio nome.
    Esista una terra mia che non copra la tua orma.
    Senza i tuoi occhi erranti, nella notte, verso dove.


    Per questo sei la sete e ciò che deve saziarla.
    Come poter non amarti se per questo devo amarti.
    Se questo è il legame come poterlo tagliare, come.
    Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa.
    Sete di te, sete di te, ghirlanda arroce e dolce.
    Sete di te, che nelle notti mi morde come un cane.
    Gli occhi hanno sete, perchè esistono i tuoi occhi.
    La bocca ha sete, perchè esistono i tuoi baci.
    L'anima è accesa di queste braccia che ti amano.
    Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo.
    Di sete. Sete infinita. Sete che cerca la tua sete.
    E in essa si distrugge come l'acqua nel fuoco.
  • Frida07
    00 29/12/2008 15:27
    XVII sonetto

    Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
    o freccia di garofani che propagano il fuoco:
    t'amo come si amano certe cose oscure,
    segretamente, tra l'ombra e l'anima.


    T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
    dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
    grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
    il concentrato aroma che ascese dalla terra.


    T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
    t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
    così ti amo perché non so amare altrimenti


    che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
    così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
    così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.



    da Cento sonetti d'amore
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    auroraageno
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    00 04/12/2012 11:07



    MELISANDA


    Il suo corpo è un'ostia fine; minima e lieve.
    Ha azzurri gli occhi e le mani di neve.

    Nel parco gli alberi sembrano congelati,
    gli uccelli si ferman su di essi stanchi.

    Le sue trecce bionde toccano l'acqua dolcemente
    come due braccia d'oro sbocciate dalla fonte.

    Ronza il volo perduto delle civette cieche.
    Melisanda s'inginocchia - e prega.

    Gli alberi s'inchinano fino a toccar la sua fronte.
    Gli uccelli s'allontanano nella sera dolente.

    Melisanda, la dolce, piange presso la fonte.








    _________Aurora Ageno___________
  • Lady Nocturnis.
    00 04/12/2012 12:51
    Corpo di donna

    Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
    assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
    Il mio corpo di rude contadino ti scava
    e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.

    Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
    e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
    Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma,
    come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.

    Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.
    Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
    Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza!
    Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!

    Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
    Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
    Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
    e la fatica rimane, e il dolore infinito.

    Pablo Neruda(poesie)


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    auroraageno
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    00 05/12/2012 16:40

    IL NUOVO SONETTO A ELENA


    Quando sarai vecchia, fanciulla (Ronsard te l'ha già detto)
    ti ricorderai di quei versi che io recitavo.
    Avrai i seni tristi d'allattare i tuoi figli,
    gli ultimi germogli della tua vita vuota.

    Io sarò così lontano che le tue mani di cera
    areranno il ricordo delle mie rovine nude,
    comprenderai che può nevicare in Primavera
    e che in Primavera le nevi son più crude.

    Io sarò così lontano che l'amore e la pena
    che prima vuotai nella tua vita come un'anfora piena
    saranno condannati a morire nelle mie mani.

    E sarà tardi perché se n'andò la mia adolescenza,
    tardi perché i fiori una sola volta dan profumo
    e perché anche se mi chiamerai io sarò lontano.



    Pablo Neruda - da Todo el amor








    _________Aurora Ageno___________