Angelika, non mi stanco mai di leggerti, se tu scrivessi un libro correrei a comprarmelo!
Mi ritrovo in tante cose che hai vissuto e che ho vissuto anch'io, per dirla alla Branduardi:
"Son malato di infanzia e di ricordi
e di freschi crepuscoli d'Aprile,
sembra quasi che l'acero si curvi
per riscaldarsi e poi dormire."