Aspettando Natale 2015

A Milano il venditore di castagne veniva da Cuneo,stava sin dal mattino a rimestare e tenere viva la fornace che le castagne fossero ben arrostite e calde in tempo per i primi avventori.
Quelle mani nere di fumo con i guanti senza dita del castagnaio di Piazza Duomo a Milano, poi lo scartoccio rovente nella carta gialla ripieno di castagne che ti offriva con lo sguardo malizioso di chi sapeva che il freddo invoglia a scaldarsi le mani e il cuore.
Quell'anno una nevicata straordinaria aveva coperto i colori della città che a Milano sono l'ocra e il grigio peltro.Tra i vapori traslucidi del calore la faccia senza età di quell'uomo ondeggiava tra braci e fornello quasi fosse il custode della prima porta dell'inferno ad attendere i fedeli all'uscita della messa.
Se mai avete tenuto in mano il cartoccio di tizzoni di caldarroste, tenete presente che è roba da fachiri; dovete soffiare con tutto il fiato ed allora che riusciate a sbucciarne una, avreste le dita in combustione e cercando di mangiarle le labbra e le gengive in cottura.
Tra la nebbia, il freddo, il fiato ed i vapori la sagoma del nero castagnaio che di fianco alla chiesa dall'aspetto spettrale, poteva essere il diavolo con le sue braci rossastre che mi tentavano con l'aroma delle sue calde castagne in quel lontano giorno d'autunno.

Qualche intelligente assessore pare che abbia vietato ai castagnari la sosta delle loro atrezzatissime APE per il decoro del centro City...
Antonio per il tuo freddo posso offrirti uno sbuffo di calda alitata sulle manine intirizzite
P.S.
Quando non mi loggo non posso postare video e immagini, provvedi!