Siamo schiavi dei social?

Ho incrociato questo video del Santone su You Tube e mi è partita la voglia di sfogarmi aprendo questo topic.
Cercherò di moderare il linguaggio ma sappiate che quelle che mi girano non sono le palle dell'albero di Natale...quelle le ho riposte in un cartone giusto 10 giorni fa.

Si ragazzi, mi girano perché siamo diventati schiavi dei social!
Chiariamo subito una cosa: "i social" siamo noi che ci stiamo dentro, senza di noi Facebook, You Tube e compagnia bella sarebbero soltanto server e software inutili e improduttivi.
Grazie al contributo di milioni di persone, cioè grazie a queste risorse umane gratuite, i proprietari dei social sono ricchi sfondati e noi poveri mortali portiamo acqua al loro mulino pensando erroneamente di poter dire la nostra in internet.

Internet non è quel pianeta libero che credevamo, i social e i motori di ricerca sono sempre pronti a dispensare bacchettate, discriminazione e censura.

Il Santone dello Svapo che seguo da quando ho smesso di fumare (circa 10 anni) si sta paraculando per una eventuale chiusura del suo ottimo canale seguito da 350.000 followers...e fa bene!
Nel mio piccolo ho vissuto questa esperienza un paio di volte e comprendo la sua rabbia.

You Tube ti applica restrizioni al canale (fino alla chiusura) per presunte violazioni del regolamento (magari avvenute nella notte dei tempi) che non puoi conoscere esattamente e che non puoi contestare adeguatamente.

Facebook agisce nella stessa maniera e vi porto come esempio l'ultima limitazione che mi sono beccato con l'accusa di bullismo!
Avevo fatto questa simpatica battuta sotto la foto di una delle tante tettone che si esibiscono sul faccialibro: "Sei carina, peccato che non hai tette".
Essendo che la signora aveva almeno una sesta tutti hanno capito che scherzavo ma purtroppo non lo ha capito l'algoritmo!
L'algoritmo non è un idiota, l'algoritmo fa quello che gli dici e si basa sui dati che gli fornisci...quindi l'idiota è quello che lo ha programmato.

Ok, spunto l'opzione affinché venga riesaminata la questione (magari da un essere umano che possa capire la battuta)...ma niente, il warning viene confermato.
Evidentemente Facebook non paga dipendenti perché stiano lì ad esaminare i "ricorsi", sarebbe troppo dispendioso, il bot attende qualche ora (giusto per coglionarti) e poi ti conferma la restrizione...amen!

Pensate che questo non è l'ultimo arrivato, MikeShowSha tiene 3.500.000 di iscritti!!!!!

Un illustre personaggio bannato da Facebook è l'ex Presidente USA Donald Trump.

Trump fu espulso da Facebook e da Twitter per istigazione alla violenza ai tempi dei fatti di Capitol Hill, adesso in vista delle presidenziali 2024 i suoi avvocati chiedono a Mark Zuckerberg la riammissione del tycoon sul faccialibro mentre quella per cinguettare è già avvenuta.

E intanto il battaglione nazista Azov che combatte contro i russi è stato riabilitato dai social!

"Stranamente" sono sparite quasi tutte le fotografie dal web!!!!!

La nostra (illusoria?) presenza sul web.

Spesso dare una cosa a tutti è come non darla a nessuno...tranne che a pochi eletti!
È stata data a tutti la possibilità di avere dei propri spazi in internet, siamo centinaia di milioni di scrittori che sperano di poter essere letti da qualcuno ma le prime pagine dei motori di ricerca come fanno ad ospitarci tutti? E le pagine dei risultati che vanno oltre la decima pagina chi le apre???

Nelle prime pagine ci vanno i soliti noti, ad esempio se io scrivo "Schiavi dei social" il mio "Schiavi dei social" precipita nel calderone di migliaia di frasi come questa, nei primi risultati di ricerca ci vanno a finire Ansa, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, Quotidiano.net, Affaritaliani.it, Amazon, Dagospia e associazioni di genitori varie...il mio topic l'ho trovato in sesta pagina!
Se scrivo l'intero titolo, cioè "Siamo schiavi dei social" le cose migliorano e con Google mi ritrovo in seconda pagina addirittura davanti a ilgiornale.it e a feltrinellieditore.it ma la chiave di ricerca che usano i navigatori solitamente è "Schiavi dei social".



Ovviamente i primi risultati di ricerca sono i più cliccati e di conseguenza diventano sempre più "primi", è un meccanismo "diabolico" che spesso esclude tutto il resto!
I motori di ricerca si basano sulla popolarità delle persone e sull'importanza delle pagine, sul numero di visite, sul numero degli utenti che partecipano e anche su fattori discriminanti quali il politically correct.

Ecco...se adesso un po' di gente si prendesse la briga di commentare questo topic magari lo potremmo spingere in prima pagina!!!

Secondo me la sesta e la seconda pagina sono un risultato non disprezzabile.

Finisco di parlare dei social nell'altro topic e mi ritrovo qui, in un discorso fermo da qualche mese, ma sempre attuale. Del resto di là il topic CENSURA per ora sta andando avanti, tra alti e bassi e tra chi riconosce che c'è e chi invece pensa sia quasi doveroso in certi argomenti.
Chiaro che se l'argomento inneggia alla violenza, un freno è preferibile che ci sia. Ma censurare chi dice una cosa diversa "dagli standard stabiliti", no. In una democrazia non dovrebbe esserci. E invece, pare che a breve sarà pure legalizzata.
Ma del resto al momento noi viviamo un assaggio di democrazia, non siamo ancora nel pieno e chissà se lo saremo mai.
Questa censura riguarda un po' tutti i social, non solo youtube. Ed è una strumentalizzazione continua.
La cosa grave è che, se provi a evidenziarla, ti ritrovi a sbattere contro un muro bello alto fatto di persone che la censura in realtà la vogliono.

La cosa grave è che il sistema sta portando avanti delle politiche contro le fake news (disinformazione), in parole povere vogliono creare il pensiero unico dichiarando attendibile solo quello che dicono loro!!!!!

Marco_M77, 07/05/2023 19:39:

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La cosa grave è che il sistema sta portando avanti delle politiche contro le fake news (disinformazione), in parole povere vogliono creare il pensiero unico dichiarando attendibile solo quello che dicono loro!!!!!

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Che poi questi canali ritenuti "attendibili" scrivono stronzate assurde dovute all'ignoranza oltre che alla malafede!

L'ignorANSA di ANSA...



L'attore in questione si chiama Paolantoni, chiamarlo Pierantoni è come chiamare Paolaccioni l'attore Leonardo Pieraccioni.

Marco_M77, 07/05/2023 19:39:

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La cosa grave è che il sistema sta portando avanti delle politiche contro le fake news (disinformazione), in parole povere vogliono creare il pensiero unico dichiarando attendibile solo quello che dicono loro!!!!!

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Sì, solo le loro news possono essere considerate attendibili. Anche quando fake. L'importante è che siano le loro.
E come già detto, il problema è che in molti vogliono che sia così, perché non sarà più necessario informarsi. Troppo scomodo. Troppo impegnativo. Troppo stancante.
Ma quando ci si rende che ci sono proprio i giornalisti ad appoggiare questo sistema, si comprende realmente quanto siamo messi male.
Evviva la libertà di stampa!

Gli influencer sono vittime e carnefici, fanno un lavoro apparentemente comodo ma non gli mancano i problemi!

Vasco Rossi, l'algoritmo di Facebook ha bloccato un mio video per i diritti d'autore

"Ma l'autore sono io. Queste multinazionali sono fuori di testa"



(Fonte Ansa)

ilpoeta59, 30/01/2023 08:13:

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La nostra (illusoria?) presenza sul web.

Nelle prime pagine ci vanno i soliti noti, ad esempio se io scrivo "Schiavi dei social" il mio "Schiavi dei social" precipita nel calderone di migliaia di frasi come questa, nei primi risultati di ricerca ci vanno a finire Ansa, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, Quotidiano.net, Affaritaliani.it, Amazon, Dagospia e associazioni di genitori varie...il mio topic l'ho trovato in sesta pagina!
Se scrivo l'intero titolo, cioè "Siamo schiavi dei social" le cose migliorano e con Google mi ritrovo in seconda pagina addirittura davanti a ilgiornale.it e a feltrinellieditore.it ma la chiave di ricerca che usano i navigatori solitamente è "Schiavi dei social".

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Scusate se scrivo senza presentarmi, lo farò al più presto, però ci tenevo a precisare in questa discussione che le posizioni date dalle ricerche di google si possono comprare; ho un conoscente CEO di Google che previo pagamento sia a lui e poi anche a Google stesso, ha consolidato la posizione "temporanea" del suo sito web appena creato, non alla prima pagina, ma addirittura alla prima posizione, il mese dopo, avendo smesso di pagare è finito a pagina 8.

Non conta su google quanto sei famoso, quanti iscritti hai e la notorietà in generale, perché chi paga starà sempre avanti a meno che i contenuti con le tag non siano uniche e non abbiano doppioni.

Google non è "fate bene fratelli" ma un'azienda che capitalizza il suo servizio "a pagamento" che, per essere popolare offre anche il servizio free che seppur più scadente ti mette in qualche modo alla portata di chi sfoglia poi le sue pagine di ricerca.

Una volta i portali di ricerca non erano così, ma erano suddivisi in categorie proprio per dare la possibilità a tutti di non andare a finire a pagina 99, si esatto, un po' come nei forum, c'è quello degli oscar, quello dello sport, quello generale, quello scientifico ecc ecc... una volta i motori di ricerca erano così e parlo del lontano 1995, anche se il primo vero motore di ricerca che ho usato era cartaceo e comprendeva una lista di gopher(chi non sa googlasse ^^ )

Poi è arrivato yahoo, poi google e hanno "globalizzato" le ricerche, in più le hanno anche commercializzate e fatte diventare monetizzabili "per loro" oltre poi ad implementarci sistemi di advertising vari(spam pubblicitario per intenderci).

Quindi per non dilungarmi più di tanto che oramai già ho scritto parecchio, oggi il motore di ricerca, se cerchi per esempio "forum generali" non ti mostra tutti i forum che esistono al mondo, ma solo quelli alla tua portata d'interesse che, tra quelli che pagano per farsi visualizzare e quelli che rientrano tra i dati acquisiti dagli spiderbots di google con i cookies anche, ti fa vedere quelli più adatti a te, alla tua zona, alla tua nazione, al tuo continente, al mondo; quindi, quello che qua trovi a pagina 99, in Giappone lo potresti trovare a pagina 1 e questo è tutto il programma che lo decide, in quanto i siti sono milioni di milioni e se a gestirli è un ente solamente, sarà lui a stabilire cosa a te interessa di più e non te.

Scusate l'intromissione e buona serata.

Quella di Franco è un'ottima analisi, i motori di ricerca ci propongono in pole position i link sponsorizzati (cioè a pagamento), poi quelli indicizzati per rilevanza e a seguire tutti quelli su misura per noi.

È illusorio pensare che in internet vediamo tutti le stesse cose, è come voler credere che tutti gli esseri umani ragionino con la stessa testa.
Ciò che ognuno di noi vede nel web (pubblicità, risultati di ricerche e quant'altro) dipende soprattutto dalle nostre preferenze personali.

Ad esempio quando apriamo You Tube ci vengono proposti video che potrebbero piacerci in base a quelli che abbiamo già guardato, ai video che abbiamo premiato con un like o su cui ci siamo soffermati per più tempo e le pubblicità che compaiono non sono uguali per tutti ma mirate ai nostri interessi.

Internet ci spia e ci traccia e questa prassi è un'arma a doppio taglio in quanto in parte ci agevola e in parte si divora la nostra privacy!

Si, però diciamo che la cosa più brutta è quella che inconsapevolmente ti passa sotto il naso e non te ne accorgi in quanto magari nel passato non te ne sei accorto dandola per scontata.

Quando nel 1995-98 facevi ricerche, trovavi le peggio cose, ma proprio tutto di tutto, anche roba illegale qui in Italia però legale in Marocco per esempio e cose di questo tipo.

Non è solamente una questione di privacy, ma è anche una questione di censura, perché google, youtube, facebook ecc ecc... stanno tutti alle regole delle nazioni dove monetizzano e questo cosa vuol dire? Che internet non è più un posto libero dove non ci sono leggi da infrangere, in quanto, mondo virtuale, quello che nasce su internet muore su internet, no! Non è più così, oggi internet è come la real e l'unica cosa a cui serve è nascondercisi dietro, usarlo per mostrare una falsa immagine di se stessi, manipolarlo per rubare dati, consensi, vincere nei discorsi che puntualmente in real si perderebbero, trovare compagnia o qualcuno con cui parlare per tanti di quelli sputati fuori ed emarginati dalla real per aver fatto o commesso fattacci di pubblico dominio.

In mezzo a tutto questo, c'è ancora parecchia brava gente che gira in ricordo dei vecchi tempi di gloria dove su internet potevi essere qualcuno non tanto per le chiacchiere ma proprio per il servizio e il tuo spazio di condivisione di qualcosa che creavi, esattamente come ha fatto ilpoeta e molti altri. Io per esempio son stato Admin di Gamersrevolt, non so se vi ricordate i servers di gioco di una volta, dove c'era Ultima Online, Tactical Ops, Unreal Tournment, Dark Age of Camelot... ecc ecc... poi lasciati per andare a fare il betatester per World of Warcraft, pensa che roba, il giorno che fu rilasciato al mercato dalla Blizzard io già ero livello 60(lvl max di quei tempi) e avevamo una gilda di 170 persone attive con cui parlavamo e facevamo raduni.

Il passato di internet erano tempi fantastici, la gente si voleva molto più bene di quanto se ne vuole ora, eravamo tutti più propensi a divertirci e creare insieme che a prenderci in giro o fare i leoni da tastiera. Oggi con questa globalizzazione, hanno praticamente rubato le idee di tutti, ci hanno messo il copyright sopra, le hanno monopolizzate e nessuno può inventare più nulla senza che infranga regole e in mezzo a tutto ciò, le piattaforme dove puoi creare si arrogano il diritto di dirti quello che è giusto e sbagliato ribadendoti a chiare lettere che "INTERNET NON E' PIU' LIBERO".

@Franco

Tu fai parte dei pionieri, di quelli che come me e Marco sono stati su internet con Windows 95 e si spulciavano le pagine sui monitor con il tubo catodico che pesavano quanto una lavatrice!

Adesso il web e i social sono strapieni di presuntuosi che non capiscono un cazzo di niente e che si atteggiano usando strumenti che gli sono stati serviti su un piatto d'argento.
Certamente il discorso è molto più ampio perché in internet ci stanno i servizi segreti, i truffatori, i manipolatori e tutto il resto...i bei tempi di una volta sono finiti o continuano a vivere soltanto in piccole realtà come questo forum dove scrivono soltanto 4 gatti.

Leggo che sei un videogamer e questo mi fa molto piacere, io coltivo questa passione dai tempi dell'Intellivision By Mattel (cioè da 40 anni) e ho collezionato quasi tutte le maggiori console.
Nel forum puoi trovare un'ampia sezione dedicata ai videogiochi, alle mod, ai trucchi, agli emulatori etc. etc. https://awardeoscar.freeforumzone.com/x/a/244958/VIDEOGAMES/cartella.aspx

Hehe si la mia passione principale è sempre stata il gaming, ho iniziato con il commodore 128 per poi passare a un 80286 con cui mi collegavo a internet con il modem 9600, poi 14.4k poi 56k, poi isnd 7k, poi isdn 14k fino ad arrivare alle adsl ^^

Mi ricordo ancora internet in ambiente Ms-Dos e quanti soldi si spendevano in bolletta, ero anche appassionato di Anime e Manga con i SUB, non vi dico per scaricare 20mb con il 14.4k quanto ci voleva, contando che andava a 1,4k al secondo, fatevi i calcoli ^^ A quei tempi poi nemmeno esistevano i motori di ricerca, c'erano riviste che si compravano in edicola con i gopher da scrivere per collegarsi a siti specifici. Sembra tutto obsoleto, lento e brutto, invece funzionava, perché prima un gioco entrava su un dischetto da 720k o da 1,4mb, i giochi più grandi come per esempio monkey island erano 4 disk da 1,4mb, wing commander erano 11 dischi se ricordo bene e non ci serviva nemmeno avere la super scheda video o 16gb di ram, bastava avere 1mb di ram e una trident da 256k con la scheda audio adlib che riproduceva solamente midi files fino a che non uscì la sound blaster che poi fu integrata nelle schede madri e tolto il cicalino che faceva plin plin.

Anche il mondo del gaming oggi come oggi sta morendo piano piano, i cheaters sono divenuti consuetudine perché sono coloro che fanno guadagnare di più alle compagnie dei developers e distributori che diventano sempre più scorretti, il gamer genuino sta venendo sempre di più trascurato e la qualità dei gameplay è sostituita da una grafica inutile che diverte solamente a guardarla invece che a giocarla. I bei vecchi tempi, i giovano d'oggi non li conosceranno mai, mammamia quanto ci siamo divertiti e quanto non ci divertiremo più come allora. 😥😥😥

@Fraxo

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la qualità dei gameplay è sostituita da una grafica inutile che diverte solamente a guardarla invece che a giocarla. I bei vecchi tempi, i giovano d'oggi non li conosceranno mai, mammamia quanto ci siamo divertiti e quanto non ci divertiremo più come allora. 😥😥😥

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Infatti io sono un patito del retrogaming, tengo quasi tutte le console in vetrina e uso gli emulatori per comodità.
Secondo me i social hanno distrutto parecchie realtà, i giovani adesso si divertono più a fare i leoni da tastiera che a giocare con i videogames!