La nostra (illusoria?) presenza sul web.
Spesso dare una cosa a tutti è come non darla a nessuno...tranne che a pochi eletti!
È stata data a tutti la possibilità di avere dei propri spazi in internet, siamo centinaia di milioni di scrittori che sperano di poter essere letti da qualcuno ma le prime pagine dei motori di ricerca come fanno ad ospitarci tutti? E
le pagine dei risultati che vanno oltre la decima pagina chi le apre???
Nelle prime pagine ci vanno
i soliti noti, ad esempio se io scrivo "Schiavi dei social" il mio "Schiavi dei social" precipita nel calderone di
migliaia di frasi come questa, nei primi risultati di ricerca ci vanno a finire Ansa, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, Quotidiano.net, Affaritaliani.it, Amazon, Dagospia e associazioni di genitori varie...il mio topic l'ho trovato in sesta pagina!
Se scrivo l'intero titolo, cioè "Siamo schiavi dei social" le cose migliorano e con Google
mi ritrovo in seconda pagina addirittura davanti a ilgiornale.it e a feltrinellieditore.it ma la chiave di ricerca che usano i navigatori solitamente è "Schiavi dei social".
Ovviamente i primi risultati di ricerca sono i più cliccati e di conseguenza diventano sempre più "primi", è un meccanismo "diabolico" che spesso esclude tutto il resto!
I motori di ricerca si basano sulla popolarità delle persone e sull'importanza delle pagine, sul numero di visite, sul numero degli utenti che partecipano e anche su fattori discriminanti quali il politically correct.
Ecco...se adesso un po' di gente si prendesse la briga di
commentare questo topic magari lo potremmo spingere in prima pagina!!!