A proposito di Alessio e Simone.
È retorico esprimere
dolore e rabbia per la morte dei due cuginetti di Vittoria investiti da una Jeep mentre stavano seduti sullo scalino di casa, bisogna guardare avanti e fare in modo che certe tragedie non si ripetano!
Il popolo è fatto così, si arma di
torce e forconi e impreca contro
il mostro di turno, salvo poi dimenticarsi di tutto dopo pochi giorni!
Io vado oltre, io riesco a vedere anche il lato oscuro della verità, la parte sommersa dell'iceberg, ciò che i politici e i mass media ci nascondono.
Alla guida della Jeep c'era un mafioso strafatto che spadroneggiava per i vicoli del paese
come quei signori medioevali che falciavano i villici correndo con cavalli e carrozze in mezzo alla folla
ma ci sarebbe potuta essere una persona qualsiasi, magari un ragazzo di buona famiglia impasticcato o un poveraccio che torna dal lavoro stanco morto e all'improvviso si sente male.
Bisogna mettere in sicurezza il Paese!
Si parla di grandi opere e non si parla di quella miriade di
"piccole opere" che andrebbero fatte per evitare che ci scappino i morti quando piove o tira vento, quando c'è una scossa di terremoto, quando un drogato sbanda con la macchina.
Se in quel vicolo in cui sono morti i due cuginetti ci fossero stati
i paletti di protezione probabilmente la strage sarebbe stata evitata!
È impensabile che le auto possano
sfiorare le porte delle abitazioni, l'urbanistica va rivista e se occorre alcune strade vanno chiuse al traffico.
La responsabilità di queste due premature dipartite va addossata non solo al mafioso
Rosario Greco ma anche a uno
Stato che se ne frega dei cittadini e a tutti
quei cittadini che fingono indignazione pur continuando a sostenere questo sistema con il loro voto, con la loro omertà, con la loro servile e opportunistica vigliaccheria!