Gylt

LA RECENSIONE



LA TRAMA





Impersoniamo Sally, una ragazzina che non si da pace per la scomparsa della cugina Emily.
L'avventura del nostro personaggio inizia in un triste giorno che la vede sottrarsi a un gruppo di bulli per poi perdersi nel bosco.








Sally riesce a raggiungere la funivia e la usa per ritornare a casa ma una volta arrivata nella piccola cittadina in cui vive si rende conto che tutto è diverso da come lo ricordava.
In parole povere Sally entra in una dimensione parallela popolata da inquietanti presenze!












LA GRAFICA



La grafica di "Gylt" è una perla rara, mi piacciono moltissimo sia gli effetti speciali che l'illuminazione ma quello che mi fa morire è la stilosità dei disegni grazie alla quale Tequila Works ha veramente fatto bingo!






IL GAMEPLAY



Possiamo definire "Gylt" un'avventura soft horror sulla falsariga di "Silent Hill" e "Alan Wake".
Il gameplay è decisamente improntato alla modalità stealth, l'esplorazione e la ricerca di indizi sono il perno principale intorno a cui ruotano enigmi ambientali e inevitabili scontri con le "presenze".







Questo posto mi fa pensare alla centrale di polizia di "Resident Evil 2".





Sally è dotata di una torcia e di un estintore e qui troviamo un chiaro richiamo al secondo titolo che ho citato in quanto la luce spaventa i "mostri" e unitamente all'uso dell'estintore ci consente di eliminarli o di guadagnare tempo per metterci in salvo.
Indubbiamente un'arma da fuoco ci darebbe più soddisfazione ma questo non è un titolo action!





I menù sono user friendly, la mappa ci fa capire dove siamo, da dove veniamo...e dove stiamo andando!



LE CONSIDERAZIONI FINALI



Questo gioco non è il Messia profetizzato da Aiazzone ma sicuramente ha un suo perché e vale la pena provarlo, parola di poeta!