Questa si che è bella
Facebook lancia la Graph Search: un motore social contro Google
L'annuncio a Menlo Park. Il network utilizzerà gli incroci tra i dati degli utenti per fornire risultati arricchiti da informazioni, immagini e contatti. Obbiettivo, combattere Mountain View ottimizzando il recupero di informazioni. Trend negativo in Borsa per il titolo
MARK ZUCKERBERG sale sul palco della sala del quartier generale a Menlo Park, che ospita il primo evento Facebook del 2013. Quello con cui il social network da oltre un miliardo di utenti ha deciso di annunciare la sua nuova natura: quella di motore di ricerca sociale, contro Google e il suo dominio sul web, ma in una forma diversa. Zuckerberg non vuole la "web search", la ricerca web: Facebook punta sulla "Graph Search", un sistema che scandaglia i miliardi di dati, immagini, video e connessioni che i suoi utenti mettono insieme. Così, cercando un'informazione, Facebook restituirà tutto il quadro che compone i risultati relativi a quella particolare ricerca. Inserito in un contesto di collegamenti multimediali e rimandi social. E naturalmente, con pubblicità opportunamente mirata. MA dopo l'annuncio, la Borsa non sembra entusiasta; i titoli del social network perdono lo 0,90%, a 30,71 dollari.
Informazioni, condivisioni, privacy. Il miliardo di utenti di Facebook porta in dote 240 miliardi di immagini, e mille miliardi di interconnessioni tra utenti. Un patrimonio di valore assoluto, soprattutto per quanto riguarda le preferenze, i "like" di questa massa umana digitale. E infatti Zuckerberg si premura di mettere in rilievo come gli algoritmi della Graph Search di Facebook siano molto attenti alla privacy, dopo la stretta che il social network ha dato sulla questione negli ultimi tempi. Zuckerberg di fatto mette sul piatto della bilancia un tesoro che Google non ha, ma punta ad avere: lo stato dell'arte delle condivisioni di argomenti e informazioni tra gli esseri umani, o almeno tra quelli presenti sul social della F bianca. Ma deve fare i conti con la riservatezza. E quindi, annuncia Zuck, "Si potrà effettuare ricrerche solo tra ciò che è stato condiviso".
Mi piace cercare. Quello che cambia insomma è la natura della ricerca. Non è più un'esplorazione del web, ma un'indagine multimediale nella rete sociale e tra le connessioni dell'utente. Se su Google ad esempio si può cercare un'immagine definendo il luogo, il tipo di immagine, l'ambientazione, su Facebook si potrà cercare "foto dei miei amici". E la pagina si comporrà con un collage di immagini indicizzate dalla Graph Search secondo l'estensione social dell'utente. E' come avere un assistente digitale meno formale di Google e più intimo con l'utente. Ma per forza di cose, non altrettanto esteso.
E infatti l'utilizzo è diverso. Uno del social network. "E' pensato per rispondere a domande specifiche e ricevere risposte", ha detto Zuckerberg, illustrando come chiave di ricerca d'esempio "Che locali frequentano i miei amici a San Francisco?". Nello stesso modo si possono cercare persone, argomenti, luoghi e immagini. Alcuni mesi fa, racconta Zuckerberg, mentre era intento assieme alla moglie Priscilla a scegliere la foto da usare per gli auguri natalizi ha utilizzato il Graph Search, che ha presentato loro le immagini con il maggior numero di "Mi piace". Allo stesso modo, nel demo visto sul palco, si può cercare un dentista, con cui i propri contatti si sono trovati bene. Ma la ricerca social torna utile ad esempio nel cercare un ristorante indiano, in California, di cui amici indiani hanno scritto (e condiviso) bene nelle loro timeline sul social network. Oppure con un altro esempio, per capire quali sono i libri e i film più apprezzati e condivisi dai direttori d'azienda, dai single, dai fidanzati. Attraverso ogni informazione correlata tra quelle disponibili sui profili utenti, e che gli utenti hanno deciso di condividere.
Con l'aiuto di Bing. I risultati delle ricerche con Graph Search saranno integrati con i risultati del motore di ricerca di Microsoft Bing, ha spiegato Zuckerberg aggiungendo che "se Graph Search non ritiene di poter rispondere alle domande che vengono poste con i dati Facebook, inizierà a mostrare i risultati di Bing. Riteniamo si tratti di una grande partnership". Secondo alcuni rumors circolati nei mesi scorsi Microsoft - che possiede l'1,6% delle azioni di Facebook - sembrava intenzionata a cedere la proprietà del motore di ricerca proprio al social di Menlo Park con lo scopo di aumentare la sua partecipazione azionaria. Voci che finora non hanno trovato conferma.
Com'è. Sul sito il Graph Search appare come una grande barra di ricerca nella parte superiore di ogni pagina. Il risultato della ricerca, ovvero le parole immesse dall'utente, diventano anche il titolo della pagina, che può essere modificato per creare una visualizzazione personalizzata dei contenuti condivisi. Ci sono per ora ancora dei limiti. Anzitutto la ricerca tra le connessioni di Facebook è ancora in fase di sviluppo e funziona per gli utenti che usano la piattaforma in inglese. Non tutti i contenuti sono indicizzati e i post e le azioni "Open Graph", come le canzoni ascoltate, non sono ancora disponibili. Sono attive, per chi può accedervi, le ricerche su persone, foto, luoghi e interessi. Il lancio del motore è contestuale alla presentazione: Graph Search è già attivo e per poterlo provare bisogna registrarsi alla pagina
www.facebook.com/graphsearch.
(15 gennaio 2013)
La Repubblica.it
(sistemato il link)