Questi fantasmi...

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ilpoeta59
00sabato 26 aprile 2008 08:49

non credo ai fantasmi, mai partecipato a sedute spiritiche e cose del genere, perchè credo che dopo la morte esista una nuova vita



Penso di poter riassumere il pensiero di Tonia in questo modo: la nostra watussa crede nella vita dopo la morte ma non nell'interferenza tra questo mondo e l'aldilà...quindi per lei niente fantasmi!

Ho capito bene?
WATUSSA
00sabato 26 aprile 2008 13:31
Re:
ilpoeta59, 26/04/2008 8.49:


non credo ai fantasmi, mai partecipato a sedute spiritiche e cose del genere, perchè credo che dopo la morte esista una nuova vita



Penso di poter riassumere il pensiero di Tonia in questo modo: la nostra watussa crede nella vita dopo la morte ma non nell'interferenza tra questo mondo e l'aldilà...quindi per lei niente fantasmi!

Ho capito bene?


capito benissimo, a volte è complicato riuscire a spiegere x iscritto quel che uno pensa..grassie poeta [SM=x611851] [SM=x611819]


ilpoeta59
00sabato 26 aprile 2008 15:48

Ho capito che eravamo dei gitani che giravano per il paese portando forse in giro uno spettacolo.



E in questa vita hai cercato il teatro o è stato il teatro a cercare te?
mebahiah
00sabato 26 aprile 2008 19:13
Re:
ilpoeta59, 26/04/2008 15.48:



E in questa vita hai cercato il teatro o è stato il teatro a cercare te?



Bella domanda...sinceramente non lo so, quello che posso dirti è che un giorno, parlando con il regista, che è un caro amico da tanti anni, mi disse che aveva sotto mano un copione e che stava cercando nel quartiere persone che avessero voglia di recitare. La buttai lì, quasi per scherzo e gli dissi: "Se resta una piccola particina potrei tentare." E così fu, erano davvero pochissime battute. Dopo la prima però, la protagonista ebbe un incidente e dovette rinunciare alle repliche già in programma.
Visto che durante le prove spesso l'avevo sostituita, il mio amico regista mi chiese se me la sentivo ad imparare la parte, che tanto la mia, essendo piccola, avrebbe potuto darla ad una ragazza. Mi diede un mese di tempo quindi andammo di nuovo in scena. Da allora in quattro commedie su cinque mi è stato assegnato il ruolo di protagonista.
Devo però dire che mi è servito molto. Non era comunque quella la lezione da imparare.




@Orchidea@
00sabato 26 aprile 2008 21:51
Re: Re:
mebahiah, 26/04/2008 19.13:



Bella domanda...sinceramente non lo so, quello che posso dirti è che un giorno, parlando con il regista, che è un caro amico da tanti anni, mi disse che aveva sotto mano un copione e che stava cercando nel quartiere persone che avessero voglia di recitare. La buttai lì, quasi per scherzo e gli dissi: "Se resta una piccola particina potrei tentare." E così fu, erano davvero pochissime battute. Dopo la prima però, la protagonista ebbe un incidente e dovette rinunciare alle repliche già in programma.
Visto che durante le prove spesso l'avevo sostituita, il mio amico regista mi chiese se me la sentivo ad imparare la parte, che tanto la mia, essendo piccola, avrebbe potuto darla ad una ragazza. Mi diede un mese di tempo quindi andammo di nuovo in scena. Da allora in quattro commedie su cinque mi è stato assegnato il ruolo di protagonista.
Devo però dire che mi è servito molto. Non era comunque quella la lezione da imparare.





Beata a te e me sono sempre state dati personaggi di poca rilevanza che entrano ed escono subito di scena che p***

ariel.46
00sabato 26 aprile 2008 21:59


A parte le sensazioni di dejavu vissute di continuo, non ultima un paio di ore fa...
Quello che a volte mi succede, prima raramente, ed ora sempre più spesso è fare viaggi extracorporei e vi assicuro che non è una bella sensazione, anche perchè la paura di non rientrare nel proprio corpo è molto forte.

Tutto iniziò qualche tempo fa, andai a dormire e dopo poche ore mi svegliai di colpo, perchè mi sembrava di essere caduta da un'altezza vertiginosa... avevo il cuore a mille e non riuscivo a spiegarmi questa fatto...
La prima cosa che mi venne in mente fu quella di aver fatto un brutto sogno e per quella notte la cosa finì lì...

La mattina dopo avevo sempre una strana sensazione a cui non riuscivo a dare nessuna spiegazione...

Al pomeriggio decisi di andare a fare un riposino e lo strano avvenimento della notte prima si ripetè, solo che questa volta avevo l'impressione di essere sveglia e di trovarmi fuori dal mio corpo a pochi metri di altezza, in poche parole, il mio corpo era sul letto mentre io ero vicina al soffitto... mi prese il panico e ripiombai di colpo giù...
Inutile dire che ero sudata da morire e avevo un folle batticuore...
Ne parlai con il marito di una mia amica che si interessava di questi fenomeni.
Mi disse che era una cosa abbastanza normale, si trattava di viaggi extracorporei e proieizioni astrali, forse ero abbastanza sensibile per fare queste cose...
Mi disse anche che non avrei mai dovuto allontanarmi troppo, perchè c'era il rischio di non poter più rientrare nel proprio corpo...
Mi spaventai molto; come avrei potuto controllare queste cose senza avere l'esperienza e la competenza di farlo?
Ogni volta che andavo a letto avevo il terrore che la cosa potesse succedere ancora...
Parlando con persone un po' più esperte di questi fenomeni, mi spiegarono che ogni volta che succedeva, dovevo cercare di chiudere ogni contatto, di fare lunghi e profondi respiri e non pensare a nessun tipo di viaggio, altrimenti sarebbe successo di nuovo...
Inutile dire che all'inizio non riuscivo a controllare nulla, ogni volta che succedeva, mi ritrovavo fuori, ma mai troppo lontano e ripiombavo di colpo giù facendo traballare tutto il letto.
Ora, già quando vado a dormire so, e non chiedetemi come, se questa cosa si può verificare, solo che inizio a fare lunghi e profondi respiri, cerco di non pensare a nulla e chiudo ogni tipo di contatto e non succede nulla, ma non sempre è così...

A volte la tentazione di lasciarmi andare a questi viaggi è molto forte, ma la paura di non riuscire a rientrare nel mio corpo mi impedisce di lasciarmi "volare" fuori, ma vi assicuro che è molto stancante...

Tina.
ilpoeta59
00domenica 27 aprile 2008 09:39
Ho un amico anestesista e rianimatore, mi racconta spesso che l'esperienza di cui parla Tina viene sperimentata e raccontata dal 90% dei pazienti che si risvegliano da uno stato comatoso!

Vedersi dal di fuori...sensazioni di dejavù...flash di vite passate...è tutto nel nostro cervello o facciamo realmente parte di un "sistema" che va ben oltre ciò che chiamiamo "realtà" ???
WATUSSA
00domenica 27 aprile 2008 13:43
Re:
ilpoeta59, 27/04/2008 9.39:

Ho un amico anestesista e rianimatore, mi racconta spesso che l'esperienza di cui parla Tina viene sperimentata e raccontata dal 90% dei pazienti che si risvegliano da uno stato comatoso!

Vedersi dal di fuori...sensazioni di dejavù...flash di vite passate...è tutto nel nostro cervello o facciamo realmente parte di un "sistema" che va ben oltre ciò che chiamiamo "realtà" ???



io come ho detto credo in una "terza dimensione" se così vogliamo chiamarla basta accettarla senza pretendere di averla sotto gli occhi 24 ore su 24. i sogni, mi hanno spiegato a volte sono visite a questa dimensione o "supramondo", ma niente se non la nostra "ora del trapasso",ci impedisce di rientrare nel nostro corpo.
Succede anche a me di svegliarmi scossa o affannata per quello che "ho sognato", ma ha volte, anche a distanza di tempo, vedo realizzarsi cose che mi sembrano già successe. Mi ricordo poi di averle "sognate", premonizioni o preveggenza come la si voglia chiamare è il nome che gli esperti danno ad uno dei poteri psi, nessun fantasma dunque. il "dejavù" con sentimenti e stati d'animo di altre persone viene chiamato "empatia".


mebahiah
00domenica 27 aprile 2008 15:31
A proposito di empatia, se avete voglia, leggete "La fisica dell'anima" di Fabio Marchesi. Fabio, che ho conosciuto, è uno scienziato, quindi come dire un uomo con i piedi per terra, che però proprio attraverso la fisica spiega l'esistenza dell'anima. Non è un libro facilissimo al primo impatto, ma a mio avviso apre la mente su tante cose.
ilpoeta59
00lunedì 28 aprile 2008 12:31
mebahiah, 27/04/2008 15.31:

A proposito di empatia, se avete voglia, leggete "La fisica dell'anima" di Fabio Marchesi. Fabio, che ho conosciuto, è uno scienziato, quindi come dire un uomo con i piedi per terra, che però proprio attraverso la fisica spiega l'esistenza dell'anima. Non è un libro facilissimo al primo impatto, ma a mio avviso apre la mente su tante cose.



Interessante!
Questa cosa mi fa pensare a quando vi ho detto che credo in Dio per un fatto di estrema razionalità!!!
Baldo@@
00martedì 27 maggio 2008 15:08
Avete paura se vi trovate da soli in casa di sera tardi e magari fuori c'è pure un temporale?
No

In quell'occasione ve lo guardereste un bel film di zombies??
Fatto troppe volte, mi sono sempre visto l'Esorcista (anche se io me lo guardo per farmi due risate [SM=x611851] ), e anche dei film di vampiri

Ve la fareste una passeggiata notturna nel cimitero o in un obitorio da soli???
Mi dispiace, ma non si può, quì chiudono alle 18 [SM=x998213]
maldini
00martedì 27 maggio 2008 17:36
si può sempre scavalcare
e poi così ci aggiungi anche il guardiano alle preoccupazioni [SM=x611825]
Baldo@@
00martedì 27 maggio 2008 22:50
Certo, così magari mi prendo anche una bella denuncia, [SM=x611856]
maldini
00mercoledì 28 maggio 2008 09:47
Re:
Baldo@@, 27/05/2008 22.50:

Certo, così magari mi prendo anche una bella denuncia, [SM=x611856]




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