00 19/03/2009 09:38


Castrazione chimica e manifestini "wanted" da affiggere nei luoghi pubblici per coloro che vengono ricercati per stupro. Gli emendamenti, in stile "Far west", potrebbero rappresentare altre due nuove novità al pacchetto sicurezza messo a punto dal ministro Maroni e che la Camera sta discutendo in questi giorni.

Il primo emendamento porta la firma del leghista Matteo Brigandì e prevede l'obbligo di castrazione chimica per chi è stato condannato per violenza sessuale e vuole permessi o arresti domiciliari. Benefici di pena, solo per chi si sottoporrà a «castrazione chimica, reversibile e volontaria», sostiene il leghista Brigandì. Malgrado i dubbi sulla volontarietà e, soprattutto sulla reversibilità di un provvedimento sanitario del genere, l'esponente leghista chiederà oggi il voto sulla norma.

Altra novità è quella dei manifesti-wanted. A proporre la pubblicazione «in tutti i luoghi a massima visibilità» delle foto dei ricercati, è stata l'onorevole del Pdl Mariarosaria Rossi. La deputata, sempre molto ascoltata dal Cavaliere insieme alle sue colleghe neo-elette, giustifica l'emendamento con l'obiettivo di favorire il ricorso alla «sicurezza partecipata» con cui il governo ha inteso coinvolgere i cittadini nel monitoraggio del territorio. Il motivo è apprezzabile anche se l'emendamento rischia ingiustamente di essere letto come una rivalsa degli
onorevoli che solo di recente sono stati costretti a depositare le proprie impronte.

Nel frattempo Parlamento, governo e maggioranza, si interrogano ancora sul ruolo da assegnare alle ronde e, soprattutto, sulla collocazione giuridica di persone volontarie che però potrebbero essere incaricate di pubblico servizio alle quali potremmo essere costretti a declinare le nostre generalità.