Il cibo fa bene e la salute comincia dalla tavola

Apro questo topic ispirata da una discussione privata.
Non è un invito a correre dal nutrizionista dopo le vacanze, ma un punto in cui provare a fare riflessioni sulle abitudini alimentari.

Tempo fa un cardiologo molto bravo mi ha detto che non è la mortadella (giuro abbiamo parlato proprio della mortadella ) a fare male, perché se fatta e mangiata senza additivi chimici basterebbe, come un tempo, una bella passeggiata a smaltirla.
Morale della favola, tutti gli alimenti industriali di cui facciamo ampio uso, sono alterati in modo da non essere smaltiti in modo adeguato. Basta leggere le etichette per capire quali.
Il contronatura che fa male non solo alla natura, ma anche e soprattutto alla specie umana.
Prova ne è l'ampio aumento di malattie gravi e troppe volte mortali. E qui ci aprirei anche una parentesi degni di nota perché ormai lo sento dire da tutti i medici senza poter fare nulla. Della serie: "il fumo fa male lo scriviamo sui pacchetti di sigarette che continuiamo assolutamente a vendere".

Personalmente ho visto questo cambio di qualità osservando la generazione di inizio secolo scorso. Non era solo piuttosto longeva, ma soprattutto più forte, più resistente.
Solo per fare un esempio, mio padre a 89 anni si svegliava la mattina e faceva piccoli esercizi di ginnastica. Sempre.
Io mi sveglio e dico "ahia". E agli 89 manco oso sperarci.
Poi se volete altri esempi vi racconto di mia nonna centenaria che mangiava trippa, pizza fritta sempre annaffiato dal vino che oggi definiscono cancerogeno. E lei ne beveva un litro al giorno. Arrivando e superando i cento. Ha attraversato tre secoli (per un soffio) e due guerre mondiali.
Quindi, come ci dicono tutti i giorni è proprio l'alcool ad essere cancerogeno? O vogliamo parlare degli additivi chimici che sono obbligatori a norma di legge da inserire nelle bottiglie di vino per poterle vendere nella grande distribuzione?
Di esempi possiamo farne tanti e aggiungerne a piacimento.
Nel frattempo vi anticipo che a cena accompagnerò il pasto con un bicchiere di vino rosso, di quelli che fa il "contadino" per sé e non può vendere, di quelli che macchiano il vetro e hanno un sapore che cambia di settimana in settimana.
Purtroppo la cena non sarà "sana" come quel bicchiere di vino, perché acquistata al supermercato.

Piccola curiosità: per restare in tema con il titolo del forum, lo zucchero, il grano e i cereali raffinati sono un "dono" americano del dopoguerra. Le case farmaceutiche e il diabete ancora festeggiano.

@Masquerade

Ludwig Feuerbach sosteneva che l'uomo è ciò che mangia e penso che in una certa misura questa affermazione sia valida, almeno per quanto riguarda la salute del nostro corpo.
Purtroppo gli alimenti non sono più quelli di una volta e chi tiene qualche annetto sulle spalle sa di cosa stiamo parlando!!!!
I nostri nonni e i nostri genitori ci hanno raccontato dei tempi in cui il cibo scarseggiava aggiungendo però sempre la considerazione che tutto aveva un altro sapore.
Gli credo perché da ragazzo ho mangiato anche io frutta che sapeva di frutta e polli a cui non venivano via le ossa solo a guardarli, quando Masquerade parla di vino che sporca il bicchiere mi riempie l'anima di gioia!!!!!!

@Masquerade

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Tempo fa un cardiologo molto bravo mi ha detto che non è la mortadella (giuro abbiamo parlato proprio della mortadella ) a fare male, perché se fatta e mangiata senza additivi chimici basterebbe, come un tempo, una bella passeggiata a smaltirla.
Morale della favola, tutti gli alimenti industriali di cui facciamo ampio uso, sono alterati in modo da non essere smaltiti in modo adeguato. Basta leggere le etichette per capire quali.
Il contronatura che fa male non solo alla natura, ma anche e soprattutto alla specie umana.
Prova ne è l'ampio aumento di malattie gravi e troppe volte mortali. E qui ci aprirei anche una parentesi degni di nota perché ormai lo sento dire da tutti i medici senza poter fare nulla. Della serie: "il fumo fa male lo scriviamo sui pacchetti di sigarette che continuiamo assolutamente a vendere".

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Allevamenti disumani, coltivazioni intensive e grande distribuzione portano sulle nostre tavole cibi tutt'altro che sani, va da se che i fagioli riesumati dopo anni che sono stati nel barattolo sono un pianeta lontanissimo dal nostro mondo fatto di spollichini e di odori freschi che tu ben conosci! 😅

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Personalmente ho visto questo cambio di qualità osservando la generazione di inizio secolo scorso. Non era solo piuttosto longeva, ma soprattutto più forte, più resistente.
Solo per fare un esempio, mio padre a 89 anni si svegliava la mattina e faceva piccoli esercizi di ginnastica. Sempre.
Io mi sveglio e dico "ahia". E agli 89 manco oso sperarci.
Poi se volete altri esempi vi racconto di mia nonna centenaria che mangiava trippa, pizza fritta sempre annaffiato dal vino che oggi definiscono cancerogeno. E lei ne beveva un litro al giorno. Arrivando e superando i cento. Ha attraversato tre secoli (per un soffio) e due guerre mondiali.
Quindi, come ci dicono tutti i giorni è proprio l'alcool ad essere cancerogeno? O vogliamo parlare degli additivi chimici che sono obbligatori a norma di legge da inserire nelle bottiglie di vino per poterle vendere nella grande distribuzione?

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Anche i miei nonni e i miei genitori erano di ferro, sono andati via in età avanzata mangiando, bevendo e fumando a volontà dopo aver vissuto la guerra, la fame e tutto il resto.
Mangiavano roba fresca e sana (inquinamento permettendo), non compravano niente nei supermercati, facevano la spesa all'antica bottega per bottega, si spostavano persino da un paese all'altro per andare a prendere il pane o la carne dove "sapevano loro".

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Di esempi possiamo farne tanti e aggiungerne a piacimento.
Nel frattempo vi anticipo che a cena accompagnerò il pasto con un bicchiere di vino rosso, di quelli che fa il "contadino" per sé e non può vendere, di quelli che macchiano il vetro e hanno un sapore che cambia di settimana in settimana.
Purtroppo la cena non sarà "sana" come quel bicchiere di vino, perché acquistata al supermercato.

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Quando mi sono trasferito a Roma per prima cosa mi sono informato del vino buono, non compro quello confezionato neppure se è un vino importante in offerta!

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Il cibo fa bene, e la salute comincia dalla tavola

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Diciamo che il cibo in generale più che fare bene è indispensabile per vivere, poi possiamo affrontare il discorso del benessere fisico e psicologico derivanti dal buon cibo. Ma esiste ancora il buon cibo????

Mi viene in mente una scena della serie TV "Benvenuti a tavola - Nord vs Sud" in cui Giorgio Tirabassi comprava uova da un contadino pensando che fossero di galline allevate a terra. Facendo un blitz in campagna il nostro eroe scoprì che il contadino comprava le uova al supermercato e poi le imbrattava di sterco per conferirgli l'aspetto "giusto". E qui rispondo al poeta: sei sicuro che il vino sfuso sia originale???? Questi potrebbero pure aver inventato un additivo che ti "sporca" il bicchiere. 🤣😂🤣

Scherzo.......ma alla fine uno dovrebbe essere competente in materia per evitare le truffe, cioè dovremmo capire esattamente cosa stiamo acquistando.
Parlando di salute "l'uomo è ciò che mangia" e anche gli animali che mettiamo in tavola sono ciò che mangiano. I mangimi sintetici o l'erba cresciuta sopra i camion di rifiuti tossici seppelliti dalla camorra nel casertano non sono il top dell'alimentazione!!!!

E ora visto che siamo in un forum "americaneggiante" (come dice Masquerade😅) faccio una domanda da un milione di dollari: vi fidate a mangiare fuori casa? Frequentate o avete mai frequentato pizzerie, osterie, trattorie e ristoranti?????

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vi fidate a mangiare fuori casa? Frequentate o avete mai frequentato pizzerie, osterie, trattorie e ristoranti?????

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Ti sei dimenticata (forse volutamente) delle paninerie, piadinerie, kebaberie etc.
Non ho mai mangiato fuori per sfizio, sono stato costretto a farlo per lavoro o perché obbligato da certe situazioni. È chiaro che oltre ai dubbi sulla provenienza delle materie prime si aggiungono i dubbi sulla loro conservazione e sull'igiene. Insomma mangiare fuori casa può essere l'apoteosi del mangiare male a meno che non si vada da persone di fiducia.

Da giovane mangiavo più fuori casa che da mia madre.
Frequentavo diverse "comitive" e all'epoca non si andava da McDonald's (che è arrivato in Italia soltanto nel 1985) ma si girava per cantine e trattorie, spesso sconfinavamo nelle province di Caserta, Salerno, Avellino, Benevento.
Parallelamente stavo nel sottobosco musicale napoletano e ovviamente suonando nei ristoranti ci scappava anche il pranzo a gratis.

Negli anni 70/80 la roba da mangiare non era sofisticata come adesso, quindi si mangiava abbastanza bene un po' ovunque, soprattutto al mare e in campagna (con i famosi prodotti a Km 0).

ilpoeta59, 08/09/2023 08:28:

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Da giovane mangiavo più fuori casa che da mia madre.
Frequentavo diverse "comitive" e all'epoca non si andava da McDonald's (che è arrivato in Italia soltanto nel 1985) ma si girava per cantine e trattorie, spesso sconfinavamo nelle province di Caserta, Salerno, Avellino, Benevento.
Parallelamente stavo nel sottobosco musicale napoletano e ovviamente suonando nei ristoranti ci scappava anche il pranzo a gratis.

Negli anni 70/80 la roba da mangiare non era sofisticata come adesso, quindi si mangiava abbastanza bene un po' ovunque, soprattutto al mare e in campagna (con i famosi prodotti a Km 0).

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Bella storia ma perché si interrompe negli anni ottanta? Pubblichi a puntate????

Marco_M77, 08/09/2023 08:32:

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Bella storia ma perché si interrompe negli anni ottanta? Pubblichi a puntate????

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Alla fine degli anni 80 mi sono sposato ed è cominciata tutta un'altra storia!

Con un po' di volontà...sappiamo riconoscere tutti il cibo "passabili "( perché di questo si tratta..quando facciamo la spesa che sia al supermercato oppure al mercato rionale) da quello pessimo..
Il problema secondo me sono le porzioni di casa..che sono sempre il. doppio dal normale e dai condimenti troppo grassi.
Oggi poi ci sono troppo prodotti alimentari specie dei salumi e formaggi che sono i più
consumati e nocivi alla salute a dispetto di verdure e frutta..che invece fanno molto bene.
Anche in questo caso..una buona educazione alimentare dai genitori sarebbe d'obbligo...ma con il ritmo quotidiano... non c'è tempo e nemmeno la voglia di essere severi a tavola e soprattutto fuori..
cosi prendono il sopravvento i vari paninari del Donald's e sono tutti felici e contenti..soprattutto il dietologo e il nutrizionista 😁
Ormai ci siamo americanizzati in tutto..obesi compresi😳

Wow

Little_Luis (4KmB221207), 08/09/2023 09:10:

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Con un po' di volontà...sappiamo riconoscere tutti il cibo "passabili "( perché di questo si tratta..quando facciamo la spesa che sia al supermercato oppure al mercato rionale) da quello pessimo..
Il problema secondo me sono le porzioni di casa..che sono sempre il. doppio dal normale e dai condimenti troppo grassi.
Oggi poi ci sono troppo prodotti alimentari specie dei salumi e formaggi che sono i più
consumati e nocivi alla salute a dispetto di verdure e frutta..che invece fanno molto bene.
Anche in questo caso..una buona educazione alimentare dai genitori sarebbe d'obbligo...ma con il ritmo quotidiano... non c'è tempo e nemmeno la voglia di essere severi a tavola e soprattutto fuori..
cosi prendono il sopravvento i vari paninari del Donald's e sono tutti felici e contenti..soprattutto il dietologo e il nutrizionista 😁
Ormai ci siamo americanizzati in tutto..obesi compresi😳

Wow

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Sicuramente con un po' di attenzione possiamo scegliere il "male minore" quando facciamo la spesa.
Per quanto riguarda le porzioni effettivamente certe volte esageriamo e ci finiamo il piatto più per non buttare via niente che per la voglia di continuare a mangiare.

Non penso che esistano alimenti buoni e alimenti nocivi a meno che non si soffra di determinate patologie.
Io ho sempre mangiato (e bevuto) di tutto ma senza esagerare, ovviamente fritture, alimenti troppo grassi e alcol devono essere uno sfizio ben distribuito nel tempo e non un'abitudine quotidiana.

Il tema dell'educazione ritorna anche qui come nel topic sulla sessualità, genitori e maestre di scuola dovrebbero insegnare ai bambini un rapporto sano con il cibo ma spesso fanno esattamente l'opposto!

@Luis

Gli americani mangiano schifezze inaudite. Obesità, sovrappeso e diabete negli USA sono una grossa piaga sociale.
Come ben sai l'Italia è una colonia e purtroppo c'è una parte della popolazione che si è americanizzata mandando a quel paese la nostra ottima dieta mediterranea.

Che fine hanno fatto quelle mamme e quelle nonne che preparavano le torte e i ciambelloni e poi te ne facevano portare una fetta a scuola?????

Pamela (sebruciasselacittà), 08/09/2023 14:12:

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Che fine hanno fatto quelle mamme e quelle nonne che preparavano le torte e i ciambelloni e poi te ne facevano portare una fetta a scuola?????

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Il mondo sta cambiando, le mamme lavorano e le nonne sono troppo impegnate tra lo shopping con le amiche e gli appuntamenti con il tatuatore. 🤣

Marco_M77, 09/09/2023 07:03:

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Il mondo sta cambiando, le mamme lavorano e le nonne sono troppo impegnate tra lo shopping con le amiche e gli appuntamenti con il tatuatore. 🤣

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E i bambini vanno a scuola con le schifezze confezionate.

Pamela (sebruciasselacittà), 10/09/2023 07:55:

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E i bambini vanno a scuola con le schifezze confezionate.

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Queste sono belle riflessioni, tanti anni fa l'uomo lavorava e le donne badavano ai figli e alla casa...poi tutto è cambiato...in meglio o in peggio?

ilpoeta59, 10/09/2023 08:36:

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Queste sono belle riflessioni, tanti anni fa l'uomo lavorava e le donne badavano ai figli e alla casa...poi tutto è cambiato...in meglio o in peggio?

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Ahò ma che staje a dì???? Nun ce provà, la domanda non si pone!!!!!
Uomo e donna se lavora entrambi (quanno c'è lavoro) e ai regazzini nce pensano la scuola e i nonni.

Pamela (sebruciasselacittà), 10/09/2023 11:13:

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Ahò ma che staje a dì???? Nun ce provà, la domanda non si pone!!!!!
Uomo e donna se lavora entrambi (quanno c'è lavoro) e ai regazzini nce pensano la scuola e i nonni.

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Credo che la domanda di Antonio sia volutamente provocatoria.

Riflessioni e domande interessanti.

Cercherò di inglobare qui tutte le risposte.
In primis le quantità. Di sicuro qualcosa che ha fatto bene ai nostri genitori e nonni, oltre alla qualità, è stata la quantità moderata. Oggi si vive di eccessi e di frigo sempre pieno. Di porzioni extra.
Pur vero che oggi si lavora tanto e tutti, quindi inutile negare che tornare a casa dopo una giornata di lavoro e dover intavolare una cena, vede queste "industrializzazioni" come alleati più che come nemici.
Io in America ci sono stata nel 2001. Ho vissuto il loro senso degli eccessi. Un cibo caro (tranne se non vai nei vari fast food che ho evitato con cura) ma giustificato da porzioni tali al punto che finivo col mangiare una volta al giorno e senza terminare la porzione. Di contro devo dire che la loro carne OGM ha un sapore che ricorda davvero la carne di un tempo.
Esiste ancora un cibo veramente sano? Ni.
Al di là degli alimenti che farebbero bene come frutta e verdura, c'è da considerare lo stato dei terreni in cui crescono che è spesso dei peggiori. Senza contare l'uso dei pesticidi che non a caso furono usati nei campi di concentramento nelle camere a gas. E allora la domanda è: fa davvero così bene mangiare frutta e verdura?
Anche il biologico ha i suoi dubbi. I campi sono adiacenti ai campi di coltivazioni normali. Qualcosina gli arriva sempre, sia in via aerea che nel terreno che, come ricordato, spesso non è solo inquinato, ma proprio contaminato.
E se quel vino che bevo avesse in segreto cartine che lo fanno macchiare il bicchiere? Tutto può essere. Qui entra in gioco il rapporto di fiducia tra produttore e consumatore che non si costruisce in un giorno solo. Poi se il produttore ti porta a visitare sia i campi, sia la cantina dove fa il vino e l'ho visto pure pappuleare (a sto punto dovrei chiedere quanti napoletani ci sono di preciso😅), molto da nascondere non dovrebbe avere. Almeno si spera.😉
Per ora mi sembra abbastanza attendibile e simpaticamente, quando gli chiedo il vino, gli chiedo inchiostro della casa, sia chiaro che scuro. Poi si vedrà. Di sicuro il sapore e la consistenza non sono tipiche dei vini confezionati.
Mangio poco fuori. Tuttavia lo faccio con la consapevolezza che, al di là della qualità del cibo, checché se ne dica, le norme igieniche difficilmente sono rispettate. Bisognerebbe fare un giro nelle cucine frenetiche per capire come e quanto vengono rispettate. E forse, dopo quel giro, difficilmente andremmo a mangiare fuori.😅 Ma non è che un tempo fosse poi così diverso. Forse IlPoeta lo ricorderà. Una delle pizzerie più note della costiera, oggi considerata addirittura l'università della pizza, un bel palazzo di tre piani, nasceva in un semplice giardino poco curato e veniva chiamato dai clienti affezionati "Giggino o zuzzuso." Devo però riconoscere che oggi ha un grande senso dell'igiene e le sue cucine sono tutte assolutamente a vista. Sulla qualità del cibo non so. Forse quel giardino ha visto qualità migliori.
Mmmm che bel ricordo la merenda a scuola. Alle elementari tutti i giorni arrivava anche il latte della Centrale che, con le schifezze che passano ora per latte, ovviamente non c'è più. Ricordo ancora che arrivava in confezioni singole di cartone con cannuccia, tipo i succhi di frutta di oggi. Era buonissimo. E ora il latte non riesco più a berlo proprio perché ricordo quel sapore che non c'è più.
Domanda a chi ha figli. O nipoti. Ma si può ancora portare la merenda da casa a scuola? Non molto tempo fa ho saputo da più genitori che sono "obbligatorie" merendine confezionate. Vi risulta?

@Masquerade

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Mangio poco fuori. Tuttavia lo faccio con la consapevolezza che, al di là della qualità del cibo, checché se ne dica, le norme igieniche difficilmente sono rispettate. Bisognerebbe fare un giro nelle cucine frenetiche per capire come e quanto vengono rispettate. E forse, dopo quel giro, difficilmente andremmo a mangiare fuori.😅 Ma non è che un tempo fosse poi così diverso. Forse IlPoeta lo ricorderà. Una delle pizzerie più note della costiera, oggi considerata addirittura l'università della pizza, un bel palazzo di tre piani, nasceva in un semplice giardino poco curato e veniva chiamato dai clienti affezionati "Giggino o zuzzuso." Devo però riconoscere che oggi ha un grande senso dell'igiene e le sue cucine sono tutte assolutamente a vista. Sulla qualità del cibo non so. Forse quel giardino ha visto qualità migliori.

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Gigino a Vico Equense (detto anche Giggino o' zuzzuso) era una delle mete fisse dei nostri tour gastronomici.
Bei tempi quelli delle comitive, si partiva con una colonna di auto e moto, non esistevano ancora i telefonini e ci toccava restare in contatto visivo per arrivare tutti quanti insieme al locale che avevamo scelto.
Gigino faceva la pizza a metro che a Napoli era un po' aliena e l'appellativo "zuzzuso" (unto, sporco) era dovuto sia al cibo che al locale, però le pizze erano saporite!

@Massquerade

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E se quel vino che bevo avesse in segreto cartine che lo fanno macchiare il bicchiere? Tutto può essere. Qui entra in gioco il rapporto di fiducia tra produttore e consumatore che non si costruisce in un giorno solo. Poi se il produttore ti porta a visitare sia i campi, sia la cantina dove fa il vino e l'ho visto pure pappuleare (a sto punto dovrei chiedere quanti napoletani ci sono di preciso😅), molto da nascondere non dovrebbe avere. Almeno si spera.😉
Per ora mi sembra abbastanza attendibile e simpaticamente, quando gli chiedo il vino, gli chiedo inchiostro della casa, sia chiaro che scuro. Poi si vedrà. Di sicuro il sapore e la consistenza non sono tipiche dei vini confezionati.

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Il rapporto produttore/consumatore, una bella consuetudine di un mondo che sta scomparendo. Nelle grandi città si fa la spesa per tutta la settimana nei centri commerciali e amen.