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Campionato di Calcio Serie A 2019 - 2020. Tutte le partite - Calendario - Commenti.

Ultimo Aggiornamento: 02/08/2020 23:36
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Poker Cagliari, Zenga fa festa in casa.
Toro, l'orgoglio non basta



Granata sotto 3-0 al 47’ colpiti da Nandez, Simeone e Nainggolan.
Poi Bremer e Belotti la riaprono, ma Joao Pedro chiude i conti su rigore


Mario Pagliara

Walter Zenga sorride e può festeggiare la sua prima vittoria casalinga sulla panchina del Cagliari. Sardi molto più brillanti, a tratti devastanti nelle percussioni centrali e sugli esterni, trascinati da un centrocampo che con Nandez, Nainggolan e Rog segna una differenza abissale. Sotto 3-0 al 47’ (gol di Nandez, Simeone e Nainggolan), il Toro non dispiace e tenta la rimonta con Bremer e Belotti. L’orgoglio c’è, ma non basta. Perché poi Joao Pedro chiude i conti dal dischetto. Finisce 4-2.

I 5 MINUTI DEL CAGLIARI — Va detto che nel primo tempo non è affatto un brutto Toro, ma poco dopo il quarto d’ora è già sotto due a zero. Cagliari cinico e spietato, certamente più reattivo e assolutamente ben organizzato; granata puniti da due disattenzioni. Così, al 17’, il Torino è già con la testa sott’acqua, con un doppio passivo che punisce anche fin troppo la squadra di Longo che, sia in avvio come nella seconda parte del primo tempo, si è fatta preferire sul piano del gioco e del palleggio. Il Cagliari di Zenga è abile nel sfruttare le prime due indecisioni della difesa granata: stappa subito la partita (11’) con un jolly dalla distanza di Nandez, abile nel sfruttare l’errore di Izzo che rilancia una palla spiovuta da calcio d’angolo davanti alla propria aerea di rigore e non sull’esterno. Sei minuti dopo un secondo errore, stavolta molto più grave e in condivisione tra De Silvestri ed Aina incerti nel far scattare il fuorigioco, regalano a Lykogiannis la possibilità di scappare via e servire a Simeone la palla comoda del raddoppio.

NIENTE RIGORE SU BELOTTI — Con molti giocatori stanchi, il Torino ha il pregio di non disunirsi. Anzi, come accaduto prima dei cinque minuti nei quali ha incassato l’uno-due, ricomincia a giocare. Aina è completamente fuori partita, Edera e Berenguer non al meglio, eppure i granata non smettono di provarci. Al 24’, ad esempio, sugli sviluppi di un calcio d’angolo Bremer è travolto alle spalle da Simeone ma per l’arbitro Mariani è tutto regolare. Passano tredici minuti, e da una percussione centrale sull’asse Meité-Belotti nasce l’occasione più ghiotta: Cragno riesce ad opporsi al Gallo da distanza ravvicinata, ma Belotti al momento della conclusione viene vistosamente sbilanciato. Mariani non concede il rigore. Decisione che invece l’arbitro prenderà al 42’, quando stabilisce in presa diretta che Nkoulou abbia intercettato con il braccio un cross di Nandez. Decisione rivista al Var dallo stesso Mariani: la palla sbatte sulla spalla posteriore destra del camerunese.

DELIZIOSO NAINGGOLAN — Il Cagliari è perfettamente in partita, e tiene botta colpo su colpo. Ad inizio ripresa, anzi, prova a chiudere virtualmente la contesa con una fiondata potente e chirurgica di Nainggolan: Sirigu non può nulla. Al 47’ Cagliari-Torino 3-0. All’ora di gioco Longo getta nella mischia Ansaldi (per De Silvestri) e Verdi (per Edera), reduci entrambi da infortuni.

L’ILLUSIONE DI ANSALDI — I cambi portano vivacità e forze fresche al Toro. Il gol del 3-1 nasce proprio da Ansaldi: cross dalla sinistra, sponda di Aina e timbro di Bremer (60’). Il Toro è vivo e si vede: l’ingresso di Ansaldi cambia radicalmente il volto dei granata. Al 65’, Belotti colpisce al volo su calcio d’angolo di Verdi e rimette tutto in discussione: ora il punteggio è di 3-2 per il Cagliari. E’ davvero una partita infinita, ma i colpi di scena non sono per nulla conclusi. Due minuti dopo, Nkoulou stende Pellegrini in area, Mariani non può che concedere il rigore. Joao Pedro dal discetto spiazza Sirigu: 4-2 Cagliari. I granata insistono fino all’ultimo minuto di recupero, senza arrendersi. Il Cagliari si chiude: Zenga può festeggiare la sua prima vittoria casalinga.

Fonte: Gazzetta dello Sport
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