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Campionato di calcio Serie A stagione 2023/2024 di Award & Oscar FFZ

Ultimo Aggiornamento: 29/05/2024 00:11
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Salernitana, rimonta e prima gioia con Kastanos e Candreva.
Alla Lazio non basta Immobile

Nel primo tempo il rigore del centravanti biancoceleste,
poi i padroni di casa due volte a segno nella ripresa.
Zaccagni infortunato


Stefano Cieri


La Salernitana rompe il ghiaccio. La formazione di Pippo Inzaghi conquista la sua prima vittoria in campionato e, forse, da qui inizia una nuova stagione. Vittoria meritata, ottenuta in rimonta, col cuore, ma anche con un atteggiamento tattico convincente. Ennesimo tonfo invece per la Lazio, il sesto di questo torneo. Sconfitta pesante e inspiegabile. È stata senza dubbio la peggiore Lazio della stagione, probabilmente la più brutta dell’intera gestione Sarri. Le assenze di Luis Alberto e Romagnoli, per quanto importanti, non la giustificano minimamente.


SBLOCCA IMMOBILE — La partita comincia al piccolo trotto, le squadre si studiano, la Lazio fa un possesso palla sterile che non trova sbocchi sia per i ritmi troppo lenti sia per l’atteggiamento tattico della Salernitana, molto guardingo. Inzaghi schiera i suoi con un 3-4-2-1 molto bloccato, con i due esterni di centrocampo, Mazzocchi e Bradaric, che si abbassano spesso sulla linea dei tre difensori (Daniliuc-Gyomber-Pirola). A centrocampo si forma così una specie di quadrato con Coulibaly e Bohinen più bassi e Kastanos e Candreva più alti, dietro l’unica punta Ikwuemesi. Sarri risponde con il consueto 4-3-3, in cui spiccano le assenze di Luis Alberto a centrocampo (lo sostituisce Kamada) e Romagnoli in difesa (c’è Gila, che torna a giocare in campionato dopo un anno). Per il resto è la solita Lazio, compreso Zaccagni che viene recuperato in extremis. La fase di studio dura una ventina di minuti, poi a uscire dal guscio non è la Lazio come sarebbe lecito aspettarsi, ma la formazione di casa. Che, vista la scarsa intensità dei biancocelesti, si fa vedere nella metà campo avversaria con apprezzabile coraggio. E produce anche due palle-gol importanti tra il 22’ e il 24’. Prima è Candreva con un insidioso tiro-cross a costringere Provedel ad una respinta non facile. Quindi è Bohinen a colpire la parte alta della traversa con una conclusione da fuori. La fiammata improvvisa della Salernitana serve però a svegliare la Lazio. Che da quel momento abbandona il proposito di dominare attraverso il fraseggio stretto, ma cerca la porta in maniera più verticale. Arrivano così le palle-gol di Anderson (si immola Gyomber per salvare) e Marusic (tiro-cross che danza sulla linea di porta). Il gol che sblocca la partita arriva al 43’ e lo realizza Immobile dal dischetto. Il rigore viene concesso da Prontera dopo che il var Pairetto lo invita a rivedere l’azione. L’arbitro non era infatti intervenuto sulla trattenuta di Gyomber ai danni di Immobile. Dopo averla guardata al monitor concede però il rigore che il capitano della Lazio trasforma.


RIBALTONE — La ripresa comincia con la sostituzione di Gyomber con Lovato. Mossa precauzionale quella di Inzaghi. Poco prima dell’intervallo Gyomber (ammonito in occasione dell’azione del rigore, rischia il secondo giallo per un’entrataccia su Marusic (che Prontera non sanziona con l’ammonizione). La Salernitana, andata all’intervallo col morale sotto i tacchi per il gol subito, scende in campo con tutt’altro spirito. La Lazio, invece, commette l’errore di ritenere la pratica già chiusa col gol di Immobile e resta vittima di quei black out che spesso la bloccano. Succede così che la squadra di casa prende il comando delle operazioni e non lo molla fino alla fine. Il gol del pareggio arriva al 10’ grazie ad una bella iniziativa di Mazzocchi sulla destra. Sul suo cross c’è il colpo di testa ravvicinato di Candreva che Provedel respinge in qualche modo, la palla finisce sui piedi di Kastanos che realizza l’1-1. La formazione campana insiste e potrebbe effettuare il sorpasso già al 14’. bella combinazione Kastanos-Candreva, l’ex laziale tutto solo davanti a Provedel tenta il tocco morbido, ma il portiere biancoceleste non si fa sorprendere. Candreva si riscatta però al 22’ con un gol incredibile dalla distanza. La sua botta prende un giro particolare e sorprende Provedel (che comunque qualcosa di più potrebbe fare). Il 2-1 è meritato perché in campo c’è una squadra, la Salernitana, che corre e insegue il suo obiettivo ed un’altra, la Lazio, che passeggia, è svogliata ed incapace di imbastire una qualsiasi reazione. L’unica palla-gol della ripresa arriva tra le due reti della Salernitana, grazie ad un assolo di Anderson sul cui traversone Zaccagni tira leggermente sopra la traversa da ottima posizione. Ma, dopo che va in svantaggio, la squadra di Sarri non produce nulla, a parte qualche velleitario tiro da fuori. A nulla servono i cambi. Il tecnico butta dentro prima Pedro e Hysaj (per Zaccagni e Lazzari), quindi Castellanos e Isaksen (per Immobile e Anderson) e infine Vecino per Cataldi, senza che l’inerzia cambi. Meglio i cambi di Inzaghi che consentono alla Salernitana di restare viva fino al termine (entrano Fazio, Legowski, Maggiore e Bronn, escono Daniliuc, Bohinen, Kastanos e Pirola). La squadra di casa tiene e conquista la prima sospirata vittoria.

Fonte: Gazzetta dello Sport
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