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Campionato di Calcio Serie A 2019 - 2020. Tutte le partite - Calendario - Commenti.

Ultimo Aggiornamento: 02/08/2020 23:36
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L’Inter scappa con Lautaro, una grande Dea la riprende.
E Conte ringrazia super-Handa

Nerazzurri avanti dopo 4’ col Toro, alla distanza viene fuori l’Atalanta e trova il meritato 1-1.
Poi il portiere para il rigore di Muriel


Carlo Angioni

L’Inter rallenta, l’Atalanta gioca da grande. Sulla ruota del Meazza esce un pareggio con le bollicine e Conte, ora a 46 punti, rischia di essere sorpassato in testa dalla Juve di Sarri (a quota 45), che domani sera gioca all’Olimpico contro la Roma e può conquistare il titolo di campione d’inverno. A San Siro finisce 1-1 ed è un crescendo di emozioni: perché i nerazzurri di Antonio giocano come furie il primo tempo e perché i nerazzurri di Gasperini hanno un motore inesauribile e non abbassano mai la testa; perché Lautaro è subito super e firma l’1-0 e perché Rocchi e il Var non danno un rigore ai bergamaschi con tanto di espulsione del Toro; perché Gasp fa paura con il gol di Gosens e perché Handanovic è strepitoso a parare il penalty di Muriel a 2 minuti dal 90’ che poteva valere il blitz della Dea.

SUBITO SCINTILLE — Che sia una serata da vivere a mille all’ora si capisce subito: dopo appena 23 secondi Lukaku si libera e colpisce il palo, anche se il fuorigioco cancella tutto. Al 4’, però, è tutto vero: Sensi d’esterno serve Lautaro, sponda con l’amico Lukaku e bomba del Toro, che beffa Toloi e buca Gollini (gol numero 10 in Serie A). La Lu-La fa la voce grossa e costruisce il vantaggio interista: gli attaccanti di Conte sono due carrarmati e Toloi e Palomino sono costretti agli straordinari e a usare spesso le cattive maniere. L’Atalanta non subisce il colpo e inizia a macinare gioco: al 9’ Pasalic sfrutta il corridoio in mezzo e prova l’esterno appena fuori dall’area ma tira a lato; al 15’ e al 18’ due zuccate di Zapata (di nuovo titolare dopo 3 mesi), entrambe deboli, finiscono tra le braccia di Handanovic. Il portiere sloveno è attento al 20’: Gomez la mette in mezzo pericolosamente dalla destra, Handa blocca a terra e scaccia il pericolo.

OCCASIONI — I bergamaschi la giocano di più, l’Inter è pronta a ripartire con forza. Sensi, play d’autore mancato tantissimo in questi mesi, sgrava Brozovic e la dà sempre di prima, la Lu-La duetta spesso e mette una pressione pazzesca. Gasp risponde con Gomez e Ilicic, che si scambiano la zona di campo e pennellano gioco. L’Inter fa meno possesso (a fine primo tempo sarà 63,3% a 36,7% per l’Atalanta) ma tira di più (al 45’ sarà 12-6). Al 22’ l’occasione è nei piedi di Lautaro: il numero 10 supera Gollini, Palomino toglie il pallone dalla porta di testa. Due minuti dopo ancora scambio Lukaku-Lautaro, ma il tiro di Romelu è debole e Gollini non ha problemi. Al 40’ ecco l’erroraccio della serata: Toloi va di testa, Handa respinge con la palla che resta là e il brasiliano non riesce a fare il tap in a un metro dalla porta. Gli atalantini chiedono il rigore, Rocchi consulta il Var e fischia il calcio d’angolo. Sbagliando però: perché Lautaro, cadendo in area, tira con la mano la caviglia di Toloi, che va giù. Il placcaggio valeva il rigore e anche il rosso al Toro.

LA RIPRESA — L’Inter resta davanti e il secondo tempo comincia con la stessa spinta, anche se l’Atalanta sembra averne molto di più. Al 10’ ecco la Dea: percussione di Gomez sulla sinistra, Malinovskyi - appena entrato al posto di uno stanco Zapata – colpisce il palo esterno. Gasperini prova anche la carta Muriel, Conte cambia lo stremato Sensi (applauditissimo dal Meazza) con Borja Valero per ritrovare lucidità in mezzo. Il duello Lukaku-Palomino è per super-uomini ma Romelu non sfonda e l’Inter non riesce mai a tirare in porta. Mentre l’Atalanta spinge e crede nella rimonta. E al 30’ impatta: merito di Gosens, che d’astuzia sfrutta la disattenzione di Candreva in area su cross di Ilicic, che arriva al tedesco dopo un rimpallo Malinovskyi-Godin. La Dea non si ferma qui, i 3mila tifosi nel terzo anello si fanno sentire. Ilicic la rimette in mezzo dopo qualche minuto ma la testata di Muriel è troppo molle. Al 38’ ancora Muriel: su punizione, specialità della casa, la barriera devia in angolo. Finalmente si rivede l’Inter: Brozovic inventa appena fuori dall’area ma il suo tiro è centrale. Al 42’ ecco l’episodio che poteva decidere la partita: Malinovskyi va giù in area nel contatto con Bastoni, Rocchi dà il rigore. Calcia Muriel e Handanovic è super e respinge il tiro. Il Meazza si carica di nuovo e nel recupero c’è ancora spazio per un’occasione di Borja Valero, ma Gollini para. Finisce così, con un punto a testa.

Fonte: Gazzetta dello Sport
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